10 VOLTE 10
I GRANDI CAPOLAVORI
DELLA MUSICA CLASSICA
10 incontri di guida all'ascolto
a cura di VALENTINO SANI
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a TRIESTE | PALAZZO VIVANTE largo Papa Giovanni XXIII 7
7 MARZO > 6 GIUGNO 2016
lunedì | ore 18-19.30
€ 8 singolo incontro
Dieci incontri di guida all’ascolto dedicati al grande repertorio sinfonico europeo dalla tarda età barocca agli inizi del Novecento nella splendida cornice di palazzo Vivante in compagnia dello storico e musicista Valentino Sani.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
IL SETTECENTO.......................
7 marzo | Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi
Antonio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678-Vienna, 28 luglio 1741)
Le quattro stagioni, concerti nn. 1-4 per violino, archi e basso continuo dai 12 concerti op. VIII dal titolo Il cimento dell’armonia e dell’invenzione (Amsterdam, Estienne Roger, 1725).
Pubblicati ad Amsterdam nel 1725 all'interno dell'op. VIII dal titolo Il cimento dell'armonia e dell'invenzione, i concerti per violino, archi e basso continuo delle Quattro stagioni sono all'origine della grande fama acquisita da Antonio Vivaldi nell'Europa del Settecento. Ad essi si deve il superamento formale del «concerto grosso» e la nascita del «concerto solistico», evento destinato a segnare una tappa fondamentale nell'evoluzione del linguaggio musicale occidentale.
14 marzo | La Messa in si minore di Johann Sebastian Bach
Johann Sebastian Bach (Eisenach, 21 marzo 1685-Lipsia, 28 luglio 1750)
Messa in si minore per soli, coro e orchestra BWV 232 (Bonn, Simrock, 1845).
Pietra miliare nella storia della musica occidentale, la Messa in si minore per soli, coro e orchestra BWV 232 – composta da Bach tra il 1724 e il 1749 a Lipsia – costituisce uno dei vertici assoluti della civiltà musicale tedesca della tarda età barocca.
21 marzo | Il Messiah di Georg Friedrich Händel
Georg Friedrich Händel (Halle, 23 febbraio 1685-Londra, 14 aprile 1759)
Messiah per soli, coro e orchestra HWV 56 (Londra, John Walsh, 1749).
Frutto di un sapiente e consumato lavoro di sintesi tra l’eredità strumentale e vocale del Barocco italiano e tedesco e la tradizione corale anglosassone, il Messiah di Händel, composto a Londra nel 1741, è ancora oggi l’oratorio in lingua inglese più amato ed eseguito del grande compositore sassone, autore tra i più prolifici del suo tempo in tutti i campi della produzione musicale.
18 aprile | Il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart
Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756-Vienna, 5 dicembre 1791)
Requiem in re minoreper soli, coro e orchestra KV 626 (Lipsia, Breitkopf & Härtel, 1800).
Il mistero del Requiem è una delle più appassionanti vicende nella storia della musica di tutti i tempi. La partitura, commissionata a Mozart dal conte Franz von Walsegg nell’estate del 1791 in ricordo della giovane moglie prematuramente scomparsa, venne trovata largamente incompiuta alla morte del grande salisburghese tra la pila di carte accatastate all’interno della sua ultima abitazione viennese. Chi è dunque il vero autore del Requiem universalmente attribuito al genio di Mozart?
L'OTTOCENTO.......................
2 maggio | La Terza sinfonia «Eroica» di Ludwig van Beethoven
Ludwig van Beethoven (Bonn, battezzato 17 dicembre 1770-Vienna, 26 marzo 1827)
Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 «Eroica» (Vienna, Bureau des Arts e d’Industrie, 1806).
Sullo sfondo dei grandi mutamenti storico-politici dell’età napoleonica, l’«Eroica» di Beethoven si staglia come titanico contraltare musicale alle gesta del grande còrso. Con la sua prima esecuzione nella Vienna del 1804 ha inizio la fase più piena e matura del sinfonismo beethoveniano, apice della cosiddetta età classica e punto di riferimento imprescindibile per le successive generazioni romantiche.
9 maggio | La Faust-Symphonie di Franz Liszt
Franz Liszt (Raiding, 22 ottobre 1811-Bayreuth, 31 luglio 1886)
Faust-Symphonie per tenore, coro maschile e orchestra (Lipsia, Schuberth, 1861).
Composta a Weimar nel 1854 e sottoposta a successive revisioni fino al 1880, la Faust-Symphonie, ispirata all’omonimo poema di Goethe, rappresenta, insieme alla Symphonie Fantastique di Hector Berlioz (1830), il più importante contributo ottocentesco nell’ambito della «sinfonia a programma», massima testimonianza, al pari dei celeberrimi «poemi sinfonici» dello stesso Liszt, dell’ansia di emancipazione formale dal sinfonismo classico all’insegna del grande mito romantico dell’unità estetica di tutte le arti.
16 maggio| Sheherazade di Nikolai Rimsky-Korsakov
Nikolai Rimsky-Korsakov (Tikhvin [Novgorod], 18 marzo 1844-S. Pietroburgo, 21 giugno 1908)
Sheherazade, suite sinfonica op. 35 da Le mille e una notte (Lipsia, Belaieff, 1889).
Suite sinfonica composta nell’estate del 1888 liberamente ispirata alla celebre raccolta di novelle Le mille e una notte, Sheherazade è l’omaggio più rilevante di Rimsky-Korsakov alle armonie estatiche e lussureggianti del favoloso oriente persiano, intimamente connesse alla rivoluzionaria visione estetica del «Gruppo dei Cinque» (con Borodin, Cui, Balakirev e Mussorgsky), caratterizzata dall’affermazione e valorizzazione delle tradizioni popolari russe nell’età dei nazionalismi ottocenteschi.
23 maggio | La Terza sinfonia di Gustav Mahler
Gustav Mahler (Kalischt [Kaliste], 7 luglio 1860-Vienna, 18 maggio 1911)
Sinfonia n. 3 in re minore per contralto, coro femminile, coro di voci bianche e orchestra (Vienna, Weinberger, 1899).
Ultimo grande affresco sinfonico dell’Ottocento, la Terza di Mahler chiude quel secolo con una duplice valenza: da un lato, nel solco del grande modello beethoveniano della Nona Sinfonia, sciogliendo la voce umana all’interno del tessuto orchestrale; dall’altro, saldando il frammentario mondo poetico del lied romantico ad un’architettura titanica, sintesi vitalistica di un’intera civiltà sonora, influenzata sia dalle reminiscenze del sinfonismo classico viennese che dall’ansia di libertà dei poemi sinfonici di Liszt e Richard Strauss come della wagneriana «opera d’arte dell’avvenire».
IL NOVECENTO.......................
30 maggio| La mer di Claude Debussy
Claude Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 22 agosto 1862-Parigi, 25 marzo 1918)
La mer, tre schizzi sinfonici per orchestra (Parigi, Durand, 1905).
Vero e proprio manifesto del simbolismo musicale francese, La mer apre il nuovo secolo all’insegna della totale frattura con il sistema tonale ereditato dalla tradizione occidentale, già messo a dura prova dalle ardite innovazioni armoniche dell’ultima stagione romantica. Il materiale atmosferico dei tre celebri schizzi sinfonici composti da Debussy tra il 1903 e il 1905 delinea così – a somiglianza dei poemi letterari di Verlaine, Rimbaud e Mallarmé ai quali idealmente si ricollega –, un universo sonoro in continuo mutamento, magmatico, onirico e frammentario, del tutto nuovo alle orecchie degli abituali frequentatori delle sale da concerto europee di inizio Novecento.
6 giugno | La sagra della primavera di Igor Stravinsky
Igor Stravinsky (Lomonosov [S. Pietroburgo], 17 giugno 1882-New York, 6 aprile 1971)
La sagra della primavera. Quadri della Russia pagana, balletto in due parti su libretto di Igor Stravinsky e Nikolaj Roerich (Parigi, Édition Russe de Musique, 1921).
Partitura dissacrante e provocatoria legata ai più estremi sviluppi dell’avanguardia musicale europea di inizio Novecento, La sagra della primavera suscitò scandalo e scalpore fin dalla sua prima storica apparizione parigina del 29 maggio 1913 al Théâtre des Champs-Élysées con la compagnia dei Ballets russes di Djaghilev e le coreografie di Nijinsky. Le dissonanti e impetuose asprezze delle sonorità poliritmiche e politonali stravinskiane associate all’evocazione degli antichi rituali della Russia pagana resero immediatamente obsolete le pur recenti conquiste sonore di Debussy e Ravel, rimanendo da allora all’origine di tanta parte dei successivi sviluppi del linguaggio musicale novecentesco fino all’avvento, nei primi anni trenta, della rivoluzione dodecafonica di Schönberg, Berg e Webern, alla quale, dopo una lunga stagione di adesione al cosiddetto neoclassicismo musicale, si sarebbe infine accostato lo stesso Stravinsky nell’ultima parte della sua vita.
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